Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 22 settembre 2014

Sera di Roma di Alfonso Gatto

Lorraine Christie
O grande prateria del cielo, o rosa
decrepita, alle cupole sbandate
del temporale la città furiosa
delle speranze brucia l'estate.

L'odor di Villa Sciarra è autunnale,
piove dal verde muschio dei suoi marmi
sulla spoglia dell'aria con l'uguale
lentezza delle foglie, quasi a darmi

il ricordo dei secoli e dell'ora
vana che splende ai simulacri e all'erme.
Scesa al sepolcro già la terra odora
al suo buio gradito nelle ferme

chiese dove s'annuvola la notte.

E' come un sogno s'io ricordi il nome
scritto sui marmi scritto sull'oblio,
dimenticato sulle fresche chiome
dei morti che ci dicono addio.
***
POESIE DISPERSE

2 commenti:

Rose ha detto...

Vagamente cimiteriale, all'inglese. Però... non ce lo facevo, il caro Alfonso!

Bonne nuit... sul settembrino caldo.

Francesca Vicedomini ha detto...

caldo a momenti come un buon settembre!
Buona serata!