Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 2 novembre 2007

Cimitero di campagna di Herman Hesse

Campi elisi è di Carlos Schwabe
Su croci oblique pendio di edera,
leggero sole, profumo e canto d'api.
Felici voi che giacete al riparo
stretti al cuore buono della terra.

Felici voi che, lievi e senza nome,
riposate a casa nel grembo della madre!

Ma ascolta, dal volo delle api e dai bocci
canta per me bramosia di vivere e di esistere,

l'anelito alla luce di un'essenza a lungo estinta
erompe dal profondo dei sogni, alle radici,

macerie di vita, incrostate di nero,
trasmutano e reclamano il presente,

e regalmente la madre terra
si agita in nascite incalzanti.

Soave tesoro di pace nel grembo della tomba
si culla non più greve di un sogno della notte.

Solo un fumo torbido è il sogno della morte,
e il fuoco della vita sotto vi arde.

2 commenti:

VittorioMaria.deSilva ha detto...

La leggo spesso e la trovo piena di vita, qualcuno sa dirmi qualcosa di più su questa bella poesia?

Anonimo ha detto...

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