Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 1 marzo 2008

Deh, spiriti miei di Guido Cavalcanti

Raffaello/Stanza della Segnatura
Deh, spiriti miei, quando mi vedete
con tanta pena, come non mandate
fuor della mente parole adornate
di pianto, dolorose e sbigottite?
Deh, voi vedete che 'l core ha ferite
di sguardo e di piacer e d'umiltate:
deh, i' vi priego che voi 'l consoliate
che son da lui le sue vertù partite.
I' veggo a luï spirito apparire
alto e gentile e di tanto valore,
che fa le sue vertù tutte fuggire.
Deh, i' vi priego che deggiate dire
a l'alma trista, che parl' in dolore,
com' ella fu e fie sempre d'Amore.

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