Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 19 marzo 2008

Per sempre di Giovanni Pascoli

John Everett Millais/The ransomPer sempre!
Io t'odio?!... Non t'amo più,
vedi, non t'amo... Ricordi quel giorno?
Lontano portavano i piedi
un cuor che pensava al ritorno.
E dunque tornai... tu non c'eri.
Per casa era un'eco dell'ieri,
d'un lungo promettere. E meco
di te portai sola quell'eco:
PER SEMPRE!
Non t'odio. Ma l'eco sommessa
di quella infinita promessa
vien meco, e mi batte nel cuore
col palpito trito dell'ore;
mi strilla nel cuore col grido
d'implume caduto dal nido:
PER SEMPRE!
Non t'amo. Io guardai, col sorriso,
nel fiore del molle tuo letto.
Ha tutti i tuoi occhi, ma il viso...
non tuo. E baciai quel visetto
straniero, senz'urto alle vene.
Le dissi: "E a me, mi vuoi bene?"
"Sì, tanto!" E i tuoi occhi in me fisse.
"Per sempre?" le dissi. Mi disse:
"PER SEMPRE!"
Risposi: "Sei bimba e non sai
Per sempre che voglia dir mai!"
Rispose: "Non so che vuol dire?
Per sempre vuol dire Morire...
Sì: addormentarsi la sera:
restare così come s'era,
PER SEMPRE!"

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie a te cara ho ritrovato una delle mie poesie preferite che avevo persa nel tempo. complimenti e grazie ancora. ah dimenticavo di farti tanti auguri di buone FESTE.A presto Lucia