Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 10 aprile 2009

Dispiaceri amorosi di Trilussa

Ricordo di un dolore/G.Pelizza da Volpedo 1889 Lei, quanno lui je disse: - Sai? te pianto... -
s'intese gelà er sangue ne le vene.
Povera fija! fece tante scene,
poi se buttò sul letto e sbottò un pianto.
- Ah! - diceva - je vojo troppo bene!
Io che j'avrebbe dato tutto quanto!
Ma c'ho fatto che devo soffrì tanto?
No, nun posso arisiste a tante pene!
O lui o gnisuno!... - E lì, tutto in un botto,
scense dar letto e, matta dar dolore,
corse a la loggia e se buttò de sotto.
Cascò de peso, longa, in mezzo ar vicolo...
E mò s'è innammorata der dottore
perché l'ha messa fòri de pericolo!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

dove?...dove?...dove?


Gujil

Anonimo ha detto...

Che meraviglia il quadro! Scontati i complimenti per il blog ma inevitabili. Piacere per gli occhi e per l'anima. Daniela