Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 26 febbraio 2010

Io di più non posso darti di Pedro Salinas

Bevan/1915 Io di più non posso darti
Non sono che quello che sono.
Ah come vorrei essere
sabbia, sole, in estate!
Che tu ti distendessi
riposata a riposare.
Che andando via tu mi lasciassi
il tuo corpo, impronta tenerea,
tiepida, indimenticabile.
E che con te se ne andasse
sopra di te, il mio bacio lento:
colore,
dalla nuca al tallone,
bruno.
Ah, come vorrei essere
vetro, tessuto, legno,
che conserva il sio colore
qui, il suo profumo quui,
ed è nato tremila chilomentri lontano!
Essere
la materia che ti piace,
che tocchi tutti i giorni,
che vedi ormai senza guardarre
intorno a te, le cose
- collana, profumi, seta antica -
do cui se senti la mancanza
domandi: "Ah ma dov'è?"
Ah come vorrei essere
un'allegria fra tutte,
una sola,
l'allegria della tua allegria!
Un amore, un solo amore:
l'amore di cui tu ti innamorassi
Ma
non sono che quello che sono.

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