William Fulton Soare |
tra i graffi dei bambini anche il tuo nome.
Io bevevo il caffè, dicevo come
potrò vederla, càpita che il male
paziente all'improvviso m'allontani
nell'ansia dell'averti ove non sei.
Ma sei dovunque l'ora dei cortei
che passano, la festa del domani.
(Poesie d'amore-Seconda parte-1960*1972)
2 commenti:
Quanto mi piace. E come si intona alla biondina "retrò" tra i rami bianchi.
Sempre perfetta, Francesca: complimenti.
Un abbraccio e carezze agli editori, alla segretaria e al musino che sporge dalle fronde dell'albero.
Buon venerdì. L'ultimo di dicembre.
..e mite e nebbioso per ora...grazie.
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