Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 21 febbraio 2013

Nella piazza di San Petronio di Giosuè Carducci

Jean Louis Forain*1877
Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna,
e il colle sopra bianco di neve ride.

È l'ora soave che il sol morituro saluta
le torri e 'l tempio, divo Petronio, tuo;

le torri i cui merli tant'ala di secolo lambe,
e del solenne tempio la solitaria cima.

Il cielo in freddo fulgore adamàntino brilla;
e l'aër come velo d'argento giace

su 'l fòro, lieve sfumando a torno le moli
che levò cupe il braccio clipeato de gli avi.

Su gli alti fastigi s'indugia il sole guardando
con un sorriso languido di viola,

che ne la bigia pietra nel fosco vermiglio mattone
par che risvegli l'anima de i secoli,

e un desio mesto pe 'l rigido aëre sveglia
di rossi maggi, di calde aulenti sere,

quando le donne gentili danzavano in piazza
e co' i re vinti i consoli tornavano.

Tale la musa ride fuggente al verso in cui trema
un desiderio vano de la bellezza antica.

(6-7 Febbraio 1877)

(ODI BARBARE)

2 commenti:

Rose ha detto...

Il Giosuè in Piazza San Petronio! Barbuto e barbosetto.

Buona neve "borata! e buon venerdillo.

Francesca Vicedomini ha detto...

Troppo grande è stato Giosuè, gli perdoniamo un pò di retorica....oggi tutto imbiancato..e tutto scivoloso ahimè!!