Federico Beltran Masses*Hora azul |
Bevono altri fino ai raggi del dì,
Ma io sto con la mia coscienza indomabile
Tutta la notte conduco trattative.
Le dico: " Porto il tuo fardello,
Sì grave, tu sai da quanti anni".
Ma per essa il tempo non esiste,
E al mondo per essa non c'è spazio.
E di nuovo la nera sera di carnevale,
Il parco sinistro, il trotto indolente del cavallo.
E il vento colmo di felicità e gaiezza
Dall'erte celesti volato su me.
E mi sovrasta tranquillo e bicorne
Un testimone...O laggiù, laggiù
Per l'antico viale del capriccio
Dove sono i cigni e acqua morta.
1936
(Il giunco)
3 commenti:
Che bella! Ciao Francesca, buona giornata. Gianfranco.
Ma per essa il tempo non esiste,
E al mondo per essa non c'è spazio.
Come è vero, com'è intenso.
Il testimone bicorne secondo me è una mezza luna, complice del trascorrere della notte vegliata di Anna.
Buon soba gras (come si dice in veneto?)!
Sono andata per frappe... :P
Grazie Gianfranco e Rose, buon Carnevale, anche se magari non ve ne importa nulla!
Dai che poi c'è la Quaresima...
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