ricordo del mio sonno.
Dalla mia veglia guardavo
il mio corpo dormente;
era giorno, era un chiaro
giorno silente.
Carolus Duran*L'Homme endormi*1861 |
Quando le sere d'estate
esalan profumate
tenebre sul fiume, un uomo
giace sopra la riva
addormentato dal suono
dell'onda viva.
Passano sopra il suo viso
l'ombre del paradiso
lunare, tra i flessuosi
salici e il lieve vento;
celano gridi amorosi
l'erbe d'argento.
Vento e prati fluttuando
muoiono con un blando
fiotto e là, presso il suo corpo,
come a un'isola viva
da un mare languido e smorto
il flutto arriva.
Presso il suo corpo si rompe
quell'ineffabil fonte;
e il suo respiro leggero
di creatura che dorme
scioglie nell'etereo cielo
azzurre forme.
esalan profumate
tenebre sul fiume, un uomo
giace sopra la riva
addormentato dal suono
dell'onda viva.
Passano sopra il suo viso
l'ombre del paradiso
lunare, tra i flessuosi
salici e il lieve vento;
celano gridi amorosi
l'erbe d'argento.
Vento e prati fluttuando
muoiono con un blando
fiotto e là, presso il suo corpo,
come a un'isola viva
da un mare languido e smorto
il flutto arriva.
Presso il suo corpo si rompe
quell'ineffabil fonte;
e il suo respiro leggero
di creatura che dorme
scioglie nell'etereo cielo
azzurre forme.
3 commenti:
Un inizio dantesco, sembra... ma poi tutt'altro spirito.
Il giovane dormiente è di una bellezza strepitosa: ma dal vero niente? :S
Buon 25!
Sì un bel dormiente..lasciamolo dormire che magari sveglio non è granchè...
Già. Magari è un deficiente. :S
Posta un commento