Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 22 dicembre 2009

Neve nei sobborghi di Thomas Hardy

Alberto Vargas*Ann Sheridan*1939
Ogni ramo n'è carico,
Ogni rametto incurvato;
Ogni forcella è un candido piede palmato;
Ogni strada e ogni selce è fatta muta;
Alcuni fiocchi si sono smarriti, brancolano indietro verso il cielo:
Incontrando quelli che cadano in lente volute, si volgono e ridiscendono.
Gli steccati sono saldati insieme come un muro,
E non c'è fiato di vento nella pioggia di vello lanoso.
Un passero entra nell'albero,
Ed ecco improvviso
Un grumo di neve tre volte il suo piccolo corpo
S'abbatte sopra di lui, gl'inonda la testa e gli occhi.
Lo rovescia,
Quasi lo inurna,
Si posa su un rametto più basso, e l'urto lieve
Sventaglia via una scarica frusciante d'altri grumi adagiati.
Gli scalini sono un pendio imbiancato:
Lo risale con debole speranza
Un gatto nero, grandi occhi e sparuto;
E noi lo si fa entrare.

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