Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 9 agosto 2010

In giardino di Giovanni Marradi

Ritman
Non un fremito d'aura giocondo
nell'afa ardente. Su l'immota frasca
tace ogni trillo, e boccheggianti a fondo
giacciono i pesci d'oro entro la vasca.
Passa d'uccelli una tribù fuggiasca
radendo in fila il bosco sitibondo,
e i gigli stanchi senton la burrasca
che soffocante gravita sul mondo.
Oh mentre il viso tuo sfiorisce e langue
come quei gigli, e fra ridente e mesta
mi guardi effusa d'un pallore esangue,
tu pure, inconscia, senti la tempesta
d'amor che t'urge e che t'affanna il sangue,
e stanca di desio pieghi la testa.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Mio dio ma è tristissima! quel chinar di testa è resa,... morte.
Non lo sopporto
Veronica de Gregorio

Rose ha detto...

A me il piegare la testa, considerando quanto precede, sembra più un'accondiscendenza erotica.
Rimango perplessa sullo "stilbondo" che non trovo neanche nel mio vecchio Zingarelli, dove sono riportati lo Stilb come unità di misura fisica e lo stilbo come insetto - tutti dal greco "stilbein", risplendere -; forse "stilbondo" è un refuso e andrebbe corretto con "sitibondo", che risolverebbe anche il problema dell'endecasillabo mancato (risolto nel primo verso con la dialefe in "aura") e che si adatta a un giorno d'estate.
Opinioni in proposito?

Francesca Vicedomini ha detto...

Cielo che scrissi!!!
La mia sola scusante è che mi devo (e al più presto visto quello che combino) operare a un occhio!
Rose la vedo anch'io come te, un chinare la testa, in modo sensuale...Veronica tu la senti diversamente...

Rose ha detto...

Buon pomeriggio, Francesca.
Non preoccuparti per la svista, perché è una cosa normalissima farne.
Tra l'altro mi ha permesso di scoprire due parole nuove!
Ti sarò vicina col pensiero quando ti sottoporrai all'operazione di cui parli.

Anonimo ha detto...

lo hai detoi Francesca la Poesia non si spiega si "sente". Arriva ovunque e dappertutto... ma giunge in modo diverso a ciascuno di noi.
p.s. in bocca al lupo per gli occhi.
Veronica de Gregorio

Francesca Vicedomini ha detto...

Ragazze non vi volevo spaventare, è solo una comune "cateratta", intervento che viene praticato in pochi minuti e che non richiede degenza, ma intanto un occhio è praticamente cecato! Appena torna l'oculista dalle ferie decideremo il da farsi, ma non abbandonerò la poesia, anche con un solo occhio quella continuerò a leggerla! Grazie del vostro pensiero! Un bacio a tutte e due.

R ha detto...

Meglio ancora, se l'operazione è piccola e veloce! Sarai guarita molto presto.
E in ogno caso le poesie e i dipinti li scegli veramente bene!

Rose ha detto...

Sempre io, la R... uff!

Anonimo ha detto...

imparato molto