Antonio Lopez Garcia*1963 |
l’ebbi da un nome che al passarmi accanto
s’ebbe il mio nome e proseguì la strada.
Ora son solo da una porta all’altra
per il viale torrido d’agosto,
m’arrendo per stanchezza al mio sorriso
con le mani stremate da quel peso.
“Patate…?”, strizza l’occhio la vecchina
che si ferma a guardare. “No, carbone”
rispondo e prendo lena da quel fuoco.
Lascio la mia valigia di segreti
a un altro nome che al passarmi accanto
s’ebbe il mio nome e proseguì la strada.
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La storia delle vittime*Giornale
di due inverni 1943-'44
1965-'65
2 commenti:
Cosa mettiamo nelle nostre metaforiche valigie... scelte personali. Sarebbe curioso dare una sbirciatina!
Soba passò e venere lo segue. Good night.
e ancora il pomeriggio è estremamente caldo, meglio le prime ore del mattino...buon w.e.
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