Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 27 aprile 2015

Invece di parole di Yehuda Amichai

Thoma Benjamin Kennington
Il mio amore ha una veste bianca e lunghissima,
di sonno, d’insonnia e di nozze,
va a sedersi la sera a un tavolino
sopra cui posa un pettine, due fiale,
una spazzola, invece di parole.
Dagli abissi della chioma pesca
molte forcine e poi le mette in bocca, invece di parole.

La scompiglio, lei si pettina
nuovamente scompiglio. Poi che resta?
Lei si addormenta invece di parole,
e il suo sonno ormai mi conosce,
scodinzola con la sua coda di sogni lanosi,
il suo ventre s’è impregnato facilmente
di tutte le funeste profezie
della fine dei tempi.

Io la sveglio: siamo gli umili
strumenti di un difficile amore.

1 commento:

Rose ha detto...

Lei in veste bianca, chioma fulva, forcine e spazzole, senza parole.
Lui che la sveglia, delicato, senza parole. Basta l'amore.

Felice martedì.