Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 21 aprile 2015

Cacciatori di mosche di Robert Bridges

Portrait of the Duc de Chartres Children 1880
Gabriel Ferrier
Dolci uccellini implumi, appollaiati in fila sulla ringhiera,
ansiosamente íelici, mentre seguite giù in basso
i genitori in caccia tra l'erbe del prato,
tutta la gaia mattina, per cibarvi di mosche:

mi ricordate il tempo, sessanta estati or sono,
quando, bambinetto paffuto, sedevo,tale e quale
con altri in fila sopra un banco di scuola,
non meno avidi, credo, e affamati di voi,
intelligenze attonite e occhi scintillanti,
mentre un autorevole vecchio dottorone
incombeva su noi e da una cattedra ci rimpinzava di mosche.

Mosche morte, quali ingombrano la finestra assolata della biblioteca,
che ronzavano contro i vetri fin che caddero stecchite sul davanzale,
o vengono stritolate nel sonno tra le persiane all'alba,
o schiacciate come ostie entro un in-folio grinzoso.

Un arido bipede egli era, nutrito in egual modo
di pelli e scheletri, dal capo alle piante stantio
di ciarpame d'ogni sorta e ogni sorta di bugie.
***
Bridges é morto il 21 aprile del 1930

3 commenti:

Rose ha detto...

La Natura fuori delle finestre di un'aula, in forma di insetti soccombenti e di cinguettii ingordi, e la Natura polverosa e imbalsamata raccontata per abitudine dal Signore delle Mosche. Ohibò. :S

Grazie anche per i bambini... Fanny e Alexander?

Francesca Vicedomini ha detto...

e no....sò duchi...sò altezzosetti...
il nobile va allevato da piccolo!

Juliet ha detto...

Uccellini implumi e mosche stritolate nel sonno, la gaia mattina che rivela la sua più amara disillusione
(Pelli e scheletri, nient'altro).

Che il bipede si sbagli.

Buon sole, care donne.. :)