Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 29 marzo 2007

Madrigale di Federico Garcia Lorca

Camarasa*Madrilena
Il mio bacio era una melagrana, profonda e aperta; la tua bocca era una rosa di carta.
Lo sfondo un campo di neve.
Le mie mani erano ferri buoni per le incudini; il tuo corpo era il tramonto di un rintocco di campana.
Lo sfondo un campo di neve.
Nello sforacchiato Teschio blu Fecero stalattiti I miei ti amo.
Lo sfondo un campo di neve.
Si riempirono di muffa I miei sogni infantili, il mio dolore tortile trapanò la luna.
Lo sfondo un campo di neve.
Adesso ammaestro grave L'alta scuola, il mio amore, i miei sogni (cavallucci senza occhi).
E lo sfondo è un campo di neve.
Ninnananna Dormi. Non temere lo sguardo errante. Dormi.
Né la farfalla Né la parola Né il raggio furtivo Delle serrature Ti feriranno. Dormi. Come il mio cuore, così tu, specchio mio, giardino dove l'amore mi aspetta.

Addormentati senza affanni, ma svegliati quando morirà l'ultimo bacio delle mie labbra.

Nessun commento: