Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 20 gennaio 2010

Sonetto 36 di William Shakespeare

Conrad Witz/La regina di Saba e SalomoneLascia ch'io confessi che dobbiamo separarci
anche se il nostro amore è un uno indivisibile,
così quelle colpe che son soltanto mie
senza il tuo aiuto, le sopporterò da solo.
Nei nostri due amori vi è un comun sentire
anche se un'ingiustizia separa le nostre vite,
che pur non alterando il nostro sentimento
sottrae dolci momenti al piacere dell'amore.
Io non potrò mai più mostrar d'esserti amico
per timor che ti dian onta le mie colpe indegne,
né tu potrai onorarmi con palese simpatia
se non vorrai infamare la tua reputazione:
ma non rischiare questo: io ti voglio così bene
e ti sento tanto mio che mio è il tuo buon nome.

Nessun commento: