Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 20 ottobre 2012

Chiamò il mio cuore di Antonio Machado

Sigismund Ivanovski*1905
Chiamò il mio cuore, un chiaro giorno,
nel profumo di un giardino, il vento.
- In cambio dell'aroma,
chiedo tutto l'aroma delle rose.
- Io non ho rose; fiori
non ha il mio giardino; son tutti morti.
Porterò via i pianti delle fonti,
le foglie gialle e i petali appassiti.
E il vento sparì...Il cuore sanguinava...
Anima, che ne è del tuo povero orto?
****************
Llamó a mi corazón, un claro día,
con un perfume de jardín, el viento.
- A cambio de este aroma,
todo el aroma de tus rosas quiero.
- No tengo rosas; flores
en mi jardín no hay ya; todas han muerto.
Me llevaré los llantos de las fuentes,
las hojas amarillas y los mustios pétalos.
Y el viento huyó... Mi corazón sangraba...
Alma, ¿qué has hecho de tu pobre huerto?

1 commento:

Rose ha detto...

Ma che vento crudele. Spero che ci sia sempre un orto per l'anima. Bella la figura in tema: sembra proprio che faccia eco alle parole.

E buon week-end: l'ultimo con l'ora legale. Poi saremo tutti fuorilegge?