Winslow Homer |
canta nel cielo. Il cacciator la vede,
l'ode; la segue: il cuor dentro gli nuota.
Se poi col dardo, come fil di sole
lucido e retto, bàttesela al piede,
oh il poeta! gioiva; ora si duole.
Deh! gola d'oro e occhi di berilli,
piccoletta del cielo alto sirena,
ecco, tu più non voli, più non brilli,
più non canti: e non basti alla mia cena.
(Le pene del poeta*Myricae)
4 commenti:
Non c'è sport più cretino che sparare a un unccellino.
Buona serata, Francesca. 24 ore sono già passate!
Ora ne son passate 48, e anche il primo controllo ok.
Ora ci sarà quello del 13 novembre con eventuale cambio lenti....grazie del pensiero costante!
Sparare a un uccellino, a una lepre, a una piccola volpe...non lo concepisco nemmeno.
Forse il cacciatore è il poeta, e l'ispirazione la sua povera preda? Ma parlo da ignorante, magari mi sto facendo influenzare da qualche parola equivocabile qua e là nel testo... E soprattutto dai due versi finali.
Sarà che appartengo ad una generazione cui hanno messo in testa che "con la cultura non si mangia"!
Un saluto a tutti e auguri a te, Francesca, per l'intervento.
Tutte le interpretazioni sono accettate e personali!
Il bello della Poesia! Ciao Francesca....
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