Mehoffer*The rose of Sharon*1923 |
Lisciata da lunghe dita,
Addormentata... stanca... o gioca a fare la malata,
Sdraiata sul pavimento, qui fra te e me.
Potrei, dopo il tè e le paste e i gelati,
Aver la forza di forzare il momento alla sua crisi?
Ma sebbene abbia pianto e digiunato, pianto e pregato,
Sebbene abbia visto il mio capo (che comincia un po'
a perdere i capelli) portato su un vassoio,
lo non sono un profeta - e non ha molta importanza;
Ho visto vacillare il momento della mia grandezza,
E ho visto l'eterno Lacchè reggere il mio soprabito
lo non sono un profeta - e non ha molta importanza;
Ho visto vacillare il momento della mia grandezza,
E ho visto l'eterno Lacchè reggere il mio soprabito
ghignando,
E a farla breve, ho avuto paura.
E ne sarebbe valsa la pena, dopo tutto,
Dopo le tazze, la marmellata e il tè,
E fra la porcellana e qualche chiacchiera
Fra te e me, ne sarebbe valsa la pena
D'affrontare il problema sorridendo,
Di comprimere tutto l'universo in una palla
E di farlo rotolare verso una domanda imbarazzante,
Di dire: « lo sono Lazzaro, vengo dal regno dei morti,
Torno per dir tutto, vi dirò tutto » -
Se qualcuno, mettendole un cuscino sotto il capo,
Dicesse: « Non è per niente questo che volevo dire.
Non è questo, per niente. »
E ne sarebbe valsa la pena, dopo tutto,
Ne sarebbe valsa la pena,
Dopo i tramonti e i cortili e le strade spruzzate di pioggia,
Dopo i romanzi, dopo le tazze da tè, dopo le gonne
E a farla breve, ho avuto paura.
E ne sarebbe valsa la pena, dopo tutto,
Dopo le tazze, la marmellata e il tè,
E fra la porcellana e qualche chiacchiera
Fra te e me, ne sarebbe valsa la pena
D'affrontare il problema sorridendo,
Di comprimere tutto l'universo in una palla
E di farlo rotolare verso una domanda imbarazzante,
Di dire: « lo sono Lazzaro, vengo dal regno dei morti,
Torno per dir tutto, vi dirò tutto » -
Se qualcuno, mettendole un cuscino sotto il capo,
Dicesse: « Non è per niente questo che volevo dire.
Non è questo, per niente. »
E ne sarebbe valsa la pena, dopo tutto,
Ne sarebbe valsa la pena,
Dopo i tramonti e i cortili e le strade spruzzate di pioggia,
Dopo i romanzi, dopo le tazze da tè, dopo le gonne
strascicate sul pavimento -
E questo, e tante altre cose? -
E' impossibile dire ciò che intendo!
Ma come se una lanterna magica proiettasse il disegno
E questo, e tante altre cose? -
E' impossibile dire ciò che intendo!
Ma come se una lanterna magica proiettasse il disegno
dei nervi su uno schermo:
Ne sarebbe valsa la pena
Se qualcuno, accomodandosi un cuscino o togliendosi
Ne sarebbe valsa la pena
Se qualcuno, accomodandosi un cuscino o togliendosi
uno scialle,
E volgendosi verso la finestra, dicesse:
« Non è per niente questo,
Non è per niente questo che volevo dire. »
. . . . . . . . . .
E volgendosi verso la finestra, dicesse:
« Non è per niente questo,
Non è per niente questo che volevo dire. »
. . . . . . . . . .
And the afternoon, the evening, sleeps so peacefully!
Smoothed by long fingers,
Asleep ... tired ... or it malingers,
Stretched on the floor, here beside you and me.
Should I, after tea and cakes and ices,
Have the strength to force the moment to its crisis?
But though I have wept and fasted, wept and prayed,
Though I have seen my head (grown slightly bald)
Smoothed by long fingers,
Asleep ... tired ... or it malingers,
Stretched on the floor, here beside you and me.
Should I, after tea and cakes and ices,
Have the strength to force the moment to its crisis?
But though I have wept and fasted, wept and prayed,
Though I have seen my head (grown slightly bald)
brought in upon a platter,
I am no prophet - and here's no great matter;
I have seen the moment of my greatness flicker,
And I have seen the eternal Footman hold my coat, and
I am no prophet - and here's no great matter;
I have seen the moment of my greatness flicker,
And I have seen the eternal Footman hold my coat, and
snicker,
And in short, I was afraid.
And would it have been worth it, after all,
After the cups, the marmalade, the tea,
Among the porcelain, among some talk of you and me,
Would it have been worth while,
To have bitten off the matter with a smile,
To have squeezed the universe into a ball
To roll it toward some overwhelming question,
To say: "I am Lazarus, come from the dead,
Come back to tell you all, I shall tell you all" -
If one, settling a pillow by her head,
Should say: "That is not what I meant at all.
That is not it, at all."
And would it have been worth it, after all,
Would it have been worth while,
After the sunsets and the dooryards and the sprinkled
And in short, I was afraid.
And would it have been worth it, after all,
After the cups, the marmalade, the tea,
Among the porcelain, among some talk of you and me,
Would it have been worth while,
To have bitten off the matter with a smile,
To have squeezed the universe into a ball
To roll it toward some overwhelming question,
To say: "I am Lazarus, come from the dead,
Come back to tell you all, I shall tell you all" -
If one, settling a pillow by her head,
Should say: "That is not what I meant at all.
That is not it, at all."
And would it have been worth it, after all,
Would it have been worth while,
After the sunsets and the dooryards and the sprinkled
streets,
After the novels, after the teacups, after the skirts that
After the novels, after the teacups, after the skirts that
trail along the floor -
And this, and so much more? -
It is impossible to say just what I mean!
But as if a magic lantern threw the nerves in patterns
And this, and so much more? -
It is impossible to say just what I mean!
But as if a magic lantern threw the nerves in patterns
on a screen:
Would it have been worth while
If one, settling a pillow or throwing off a shawl,
And turning toward the window, should say:
"That is not it at all,
That is not what I meant, at all."
Would it have been worth while
If one, settling a pillow or throwing off a shawl,
And turning toward the window, should say:
"That is not it at all,
That is not what I meant, at all."
3 commenti:
Toc toc... che coincidenza: torno dopo tanto tempo e trovo una rosa! E Eliot, che amarezza dolce.
Tutto bene? Francesca, che piacere rivedere te e i tuoi animali! Mi è sembrato che La Blonde fosse contenta di rivedermi... almeno quanto lo sono io di trovare lei.
Come va con le figure di picasa? Sei a buon punto? Anche se no, non preoccuparti, perché il tuo blog è sempre una gioia per gli occhi e per l'anima.
Un abbraccio grande e robusto. Da domani ci sarò.
Buona buona notte.
Ciao carissima, mi sei molto mancata, l'unica cosa che speravo era che tu non avessi problemi di salute! Io lunedì prossimo opero l'occhio destro (questioni di invidia tra occhi sai com'è...), con Picasa sono arrivata a Govoni, quindi alla G e proseguo anche se non speditamente. Un abbraccio sono felice del tuo ritorno!
Francesca carissima, sto bene, grazie: ho solo avuto un impegno che non mi ha lasciato molto spazio per la marea di cose belle belle che avrei voluto fare (tra le quali anche passare un po' di tempo nel tuo blog)... per lunedì, ci risentiremo. Tranquilla, ti proteggo io. ;) Ho visto che sono passate tante persone... Ardea che ti ha rubato una poesia, Veronica che ne ha scritta una per il suo grande Ulisse. Sono tanto contenta di conoscervi. A stasera. Un abbraccione.
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