Francesco Hayez*Bagnante |
in un silenzio non protetto d’ombra.
Il cielo la chiudeva d’ogni lato,
fermo più che il coperchio d'una tomba.
In quel silenzio il cuore impreparato
tonfò come una pietra quando affonda.
Nel torpor vegetale dell’Estate
tosto la pace delle cose inconscie,
delle terre sommerse e abbandonate,
m’invase come una marea che sale.
Eternità, inutile certezza,
per un momento intorno ame t’ho avuta:
e mi parevi tutta quanta verde.
Ma il vento, a un tratto, scosse un poco l’erbe
e ti perdetti, trasalendo come
la volpe che ode trepestar la muta.
Eternità, inutile certezza,
per un momento intorno ame t’ho avuta:
e mi parevi tutta quanta verde.
Ma il vento, a un tratto, scosse un poco l’erbe
e ti perdetti, trasalendo come
la volpe che ode trepestar la muta.
6 commenti:
Però... dev'essere stato un momento molto particolare!
Pioggia e qualche grado di temperatura in meno.
Buon weekend!
Oggi molto caldo, ma mi sto guardando un bel film d'amour et espionnage francese, e lacrimo, molto!
Ah le spie! Soffrono anche loro per amore....
(e fanno più effetto dei ragionieri...)
Buona domenica!
Uhhh... che film era? Non certo "Le ragionier", mi sembra di capire! ;)
no no....
Che bell'immagine. E anche il dipinto, come sempre scelto magistralmente.
Grazie Iride Libera!
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