Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 11 luglio 2013

Ma se tu manchi di Vittorio Sereni

Costa Vila*Jardin de Tuilieres-Paris
Troppo il tempo ha tardato
per te d'essere detta
pena degli anni giovani.

Illividiva la città nel vento
o un'iride cadeva nella danza
dei riflessi beati:
eri nel ticchettio meditabondo
d'una sfera al mio polso
tra le pagine sfogliate
una marea di sole,
un'indolenza di sobborghi chiari
presto assunta in un volto
così a fondo scrutato,
ma un occhio lustro ma un tatto febbrile.

Venivano ombre leggere: - che porti
tu, che offri?... - Sorridevo
agli amici, svanivano
essi, svaniva
in tristezza la curva d'un viale.
Dietro ruote fuggite
smorzava i papaveri sui prati
una cinerea estate.

Ma se tu manchi
e anche il cielo è vinto
sono un barlume stento,
una voce superflua nel coro.

2 commenti:

Rose ha detto...

Bella. Una voce superflua nel coro: lo è perché stona? E come stona?

Qui oggi grandinona e rovesci d'acqua. Ora s'è rasserenato.

Un abbraccio.


Francesca Vicedomini ha detto...

Qui molto vento per tutta la notte..cani sotto il letto, gatte elettrizzate...insonnia..e stamattina rrroonnnn...
buon w.e.