Georges Braque |
passano nella notte con un rombo uguale:
così la terra sente il mormorare
delle sepolte conchiglie.
Dai caldi nidi sulle vecchie torri
dove Anna sta sempre scrutando la polvere
che l'estate solleva dalle strade
spiccano il volo rompendo la luce.
(Nel sangue dei dormienti
entrano con quel soffio
come un bacio furtivo sopra il collo).
Attraversano il fumo dei camini
rubando per i piedi di corallo
le libere scintille
che hanno riempito gli occhi dei bambini
d'un pizzicor di sonno.
Toccarono le ventarole d'angeli
delle antiche tarlate cattedrali
mangiate lentamente
dal male colorato dei rosoni....
Riposarono a lungo
sui tralci carichi di porcospini
come di mele nere tutte spini....
(Passano nella trama della luna
come fiori di suono e calde spume
evanescenti....
Entrano con la febbre delle bianche piume
nei peccati degli uomini dormienti).
5 commenti:
è un volo di terra e di cielo che penetra e smouove e solleva: bellissimo (azzeccatissima come sempre l'immagine accostata)
Gradito il passaggio delle colombe. Si spera in qualche piuma come cadeau. Buon giove...
Grazie mie signore, buona estate!
Qui scopro sempre componimenti nuovi e bellissimi.
Troppo gentile, ma lo siete tutte/i che perdete tempo qui...
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