Bessie McNicol*1894 |
Gialle e rosse de l’acacia, senza vento una si toglie:
E con fremito leggero
Par che passi un’anima.
Velo argenteo par la nebbia su ’l ruscello che gorgoglia,
Tra la nebbia ne ’l ruscello cade a perdersi la foglia.
Che sospira il cimitero,
Da’ cipressi, fievole?
Improvviso rompe il sole sopra l’umido mattino,
Navigando tra le bianche nubi l’aere azzurrino:
Si rallegra il bosco austero
Già de ’l verno prèsago.
A me, prima che l’inverno stringa pur l’anima mia
Il tuo riso, o sacra luce, o divina poesia!
Il tuo canto, o padre Omero
Pria che l’ombra avvolgami!
Il tuo riso, o sacra luce, o divina poesia!
Il tuo canto, o padre Omero
Pria che l’ombra avvolgami!
16 Novembre 1895
RIME E RITMI
4 commenti:
Sei una fata: anche la poesia scritta proprio il 16 novembre!
Fantastico.
Doveva essere proprio ispirato il Giosuè che davanti alla Certosa invoca la protezione di Omero... mica giuggiolette!
Buona domenica di luna tonda e bianca.
Ma grazie Signora!
una foglia come un'anima, quanta delicatezza
Quando Giosuè non si fa prendere....
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