Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 7 novembre 2013

Un fiore a Asolo di Alfonso Gatto

Galeazzo Viganò*Cimitero euganeo
Questi fiori pungenti che la brina
di novembre inghirlanda sopra i morti
e Asolo, il silenzio che avvicina
il ricordo del sole, noi assorti

in quel nulla dolente che l'amore
lascia negli occhi.
''Qui riposa Manàra, prendo un fiore
dalla sua tomba'', e nel guardarmi tocchi

il cespo di vetrato che si spezza.
''Ero il suo bel paggetto'' tu mi dici
''mi chiamava così...'' Passa la brezza
delle memorie, passano gli amici

a dirti, amore, che non c'è dolcezza
più triste e più vogliosa dei tuoi occhi.

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POESIE D'AMORE

2 commenti:

Rose ha detto...

Ma che cimiterino bellino, tutto chiuso dalle sue mura come una roccaforte.

La poesia porta a ricordi che non si vorrebbero ricordare, a volte.

Venere in marcia: godiamocelo, che tra un po' arriva il gelo! :S

Francesca Vicedomini ha detto...

Non è il cimitero di Asolo, ma anche quello è così. Asolo è abitata da molti inglesi ed un un paese molto elegante, sui colli Asolani appunto, bisogna lasciare la macchina gìù e salire a piedi, ma ne vale la pena. Nel cimitero c'è anche Eleonora Duse.
Buon w.e.