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| Carl Larsson*1904 |
notte si rannicchia la fiamma, ai volti di rame infoca
un lucido broncio.
In una gran cassa sbatte la pasta, carne fresca alle
mani dello sguattero buffo.
Nella dispensa, sacchi di morti pesano in una luce
d’olio.
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POESIE 1929-1941
3 commenti:
I sacchi di morti sono i vari capponi, tacchini e altri animali sacrificati al banchetto di Natale. Chiamarli come li chiama Gatto è brutale, ma è cruda realtà. :S
Ma quel gattino sotto il tavolo non è casuale, vero, Francesca?
Buon giovedì... soba arriva e il sole se ne è andato da ore!
E c'è anche una menorah... Yom Kippur?
Sì il gattino, ci fa sperare che almeno lui sia stato nutrito...
E' una cerimonia del Nord Europa Carl Larsson era svedese...
buona serata..
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