Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 22 maggio 2014

In te la terra di Pablo Neruda

John William Waterhouse
Piccola
rosa,
rosa piccina,
a volte,
minuta e nuda,
sembra
che tu mi stia in una
mano,
che possa rinchiuderti in essa
e portarti alla bocca,
ma
d'improvviso
i miei piedi toccano i tuoi piedi e la mia bocca le tue labbra,
sei cresciuta,
le tue spalle salgono come due colline,
i tuoi seni si muovono sul mio petto,
il mio braccio riesce appena a circondare la sottile
linea di luna nuova che ha la tua cintura:
nell'amore come acqua di mare ti sei scatenata:
misuro appena gli occhi più ampi del cielo
e mi chino sulla tua bocca per baciare la terra.
***
En ti la tierra

Pequeña rosa, rosa pequeña,
a veces,
diminuta y desnuda,
parece que en una mano mía cabes,
que así voy a cercarte y a llevarte a mi boca,
pero de pronto
mis pies tocan tus pies y mi boca tus labios,
has crecido
suben tus hombros como dos colinas,
tus pechos se pasean por mi pecho,
mi brazo alcanza apenas a rodear la delgada
línea de luna nueva que tiene tu cintura:
en el amor como agua de mar te has desatado:
mido apenas los ojos más extensos del cielo
y me inclino a tu boca para besar la tierra.

3 commenti:

Francesca Vicedomini ha detto...

Oggi è Santa Rita e le sue rose, ricordi di bambina...

Rose ha detto...

Un bel ricordo questa rosa di Neruda!

E la bella rossa che annusa voluttuosamente le sue rose.

Un buon venerdì in rosa.

Francesca Vicedomini ha detto...

rosa-rosae-rosarum.....