Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 21 giugno 2014

Sul Ticino di Alfonso Gatto

Guy Penè Du Bois
Mi basterebbe chiedere alla sera
di prima estate ove la calma trova
la sua sorgente, pullula la spera
dell'acqua nel suo cerchio che rinnova

l'orbita vuota, basta che un girino
la sfiori, ma d'un brivido silente.
E' la sera lombarda, più vicino
il sole nei vapori del ponente

indugia a lungo, strugge la pianura
ad abbrunare l'indaco, il viola
rosato della terra. Così pura,
approfondendo a poco a poco, e sola,

mai fu la sera al tremolio dei pioppi.
Nel perdersi degli occhi amore è il lume
fervente delle tegole, dei coppi
ove tacciono i nidi: poi, sul fiume,

in quel primo parlare sottovento
ch'è della notte a cena, nel velario
della luna che gramola d'argento
le pallide alberete, sarà l'aria

nella tua bocca nuova, alla sorgente
del primo bacio, un brivido silente.
Dell'universo giovane odoroso
s'invoglia nell'erbario del riposo

in un sonno profondo il primo amore.
***
POESIE D'AMORE

2 commenti:

Rose ha detto...

Graditissima réentrée soslstiziale.

Mancava, questi giorni, il tocco gentile di Francesca, ma la scelta del primo amore gattiano è un gioiello.

Grazie, buonanotte e a prestissimo!

Rose ha detto...

E.C. "solstiziale"