Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 30 giugno 2015

Entro in questo amore di Maria Luisa Spaziani

Reverie, Charles-Amable Lenoir - 1893
Entro in questo amore come in una cattedrale,
come in un ventre oscuro di balena.
Mi risucchia un’eco di mare, e dalle grandi volte
scende un corale antico che è fuso alla mia voce.

Tu, scelto a caso dalla sorte, ora sei l’unico,
il padre, il figlio, l’angelo e il demonio.
Mi immergo a fondo in te, il più essenziale abbraccio,
e le tue labbra restano evanescenti sogni.

Prima di entrare nella grande navata,
vivevo lieta, ero contenta di poco.
Ma il tuo fascio di luce, come un’immensa spada,
relega nel nulla tutto quanto non sei.***
Maria Luisa manca da un anno, è volata via il 30 giugno 2014, chi mi conosce un pochino
sa quanto l'amo.

giovedì 25 giugno 2015

Notte d'amore di Ingeborg Bachmann

Karl Wilhelm Diefenbach (1851–1913), Sirène dans le Vortex de la Vague.
In una notte d’amore dopo una lunga notte
ho di nuovo imparato a parlare e piangevo
perché mi è uscita di bocca una parola. Ho imparato di 
   nuovo a camminare,
sono andata alla finestra e ho detto fame e luce
e notte mi stava bene per luce.

Dopo una notte troppo lunga,
dormito di nuovo bene,
confidando,

nel buio parlavo più facilmente
continuavo a farlo di giorno.
Muovevo le dita sul mio viso,
non sono più morta.

Un cespuglio incendiato nella notte.
Il mio vendicatore si è fatto avanti e si chiamava vita.
Ho detto addirittura: lasciatemi morire e pensavo
senza timore alla morte più amata.
***
Non conosco mondo migliore
trad. Silvia Bortoli

Ingeborg è nata il 25 giugno 1926

martedì 23 giugno 2015

Il signore non è benigno di Anna Andreevna Achmatova

At Harvest Time, Jules Bastien-Lepage
Il signore non è benigno con i mietitori e con gli ortolani.
Tintennando cadono oblique piogge
E screziano i larghi mantelli delle acque
che prima specchiavano il cielo.

Prati e campi in un regno subacqueo,
e sciolti rigagnoli cantano, cantano,
sui rami gonfi le prugne scoppiano,
e le erbe distese marciscono.

E attraverso una fitta reticella d'acqua
io vedo il tuo volto gentile,
il parco silente, il capanno cinese
e il terrazzino rotondo dinanzi alla casa.1915
*
Achmatova nacque il 23 giugno 1889

sabato 20 giugno 2015

Le rose di Saadi di Marceline Desbordes Valmore

Juan van der Hamne. Offering of Flora, 1627
Stamattina volevo portarti delle rose
ma ne ho messe così tante nel mio corsetto
che i lacci troppo stretti non hanno potuto trattenerle.

I nastri sono saltati. Le rose sono volate via
nel vento, e sono giunte tutte al mare.
Hanno seguito la corrente per non ritornare più;

l’onda appariva rossa, come se fosse in fiamme.
Stasera il mio vestito ne conserva ancora il profumo…
Respirane su di me l’odoroso ricordo.
*
Les roses de Saadi

J’ai voulu ce matin te rapporter des roses ;
Mais j’en avais tant pris dans mes ceintures closes
Que les nœuds trop serrés n’ont pu les contenir.

Les nœuds ont éclaté. Les roses envolées
Dans le vent, à la mer s’en sont toutes allées.
Elles ont suivi l’eau pour ne plus revenir ;

La vague en a paru rouge et comme enflammée.
Ce soir, ma robe encore en est tout embaumée…
Respires-en sur moi l’odorant souvenir.

Poésies inédites, 1860***
Marceline nacque il 20 giugno 1786

giovedì 18 giugno 2015

L'alba di Luisa Giaconi

Afterglow, George Inness
S'apre una pagina d'ambra
nel cielo, all'orlo del monte;
fioca sul nero orizzonte
l'ultima stella sparì.

E già per l'erto pineto
brucando il gregge si sperde,
piccoli punti fra il verde,
fiocchi di bianco qua e là...

Fremiti di fogli e d'acque
par che si sveglino a pena,
via via la luce s'insena
lenta nel bosco là giù.

L'ombra riprese i fantasmi
e riaccostò le sue porte;
di là, il silenzio, la morte,
il giorno dolce di qua;

il giorno, ch'è fra due notti,
come la vita nel nulla
che nel mistero ci culla;
un sogno anch'esso e non più.***
Luisa Giaconi nacque il 18 giugno 1870 e morì appena
38enne di tisi.

lunedì 15 giugno 2015

Haiku di Kobayashi Issa

wang-meifang
La prima lucciola,
perchè te ne vai?
Sono Issa.

Nuvole di zanzare,
tutto sarebbe spoglio
senza di loro.

O luna del monte,
illumina la via
al ladro dei fiori.

Solitudine:
dovunque guardo
vedo violette.

Ranocchietto ossuto,
non lasciarti sconfiggere!
Issa è qui, a incoraggiarti

Perle di rugiada:
in ognuna vedo
il mio villaggio*
Issa nacque il 15 giugno 1673

domenica 14 giugno 2015

Amore a me... di Attilio Bertolucci

Léon Kamir-Kaufman (1872-1933), La Lecture - 1921
Amore a me vicino
di tua crudeltà mi consola,
fuori è notte e cade
una dolce pioggia improvvisa.

La famigliare lampada rivela
le intime e care cose,
amore parla e parla di te
sommesso, come acqua fra erbe alte.***
Bertolucci è mancato il 14 giugno 2000

venerdì 5 giugno 2015

Le donne devono di Virginia Woolf

Edward Robert Hughes Twilight Fantasy


Le donne devono sempre ricordarsi chi sono,
e di cosa sono capaci.
Non devono temere di attraversare gli sterminati campi dell’irrazionalità’,
e neanche di rimanere sospese sulle stelle,
di notte, appoggiate al balcone del cielo.
Non devono aver paura del buio che inabissa le cose,
perché quel buio libera una moltitudine di tesori.
Quel buio che loro, libere, scarmigliate e fiere,
conoscono come nessun uomo saprà mai
***
Grazie ad Alfredo Appiani

martedì 2 giugno 2015

Viaggio con un fantasma di Thomas Hardy

Vertige, Denis Etcheverry circa 1903
Viaggio con un fantasma adesso
perchè la gente non vuole vedere
in carne ed ossa un ramo così spoglio
come la natura fa di me.

E così visito incorporee
strane cupe famiglie spesso in dissidio
e mi chiedo se la coscienza umana
sia uno degli errori di Dio.

E dopo incontro te e mi calmo
e penso che se fosse un errore
come alcuni han detto, sarebbe allora
uno di quelli che riesco a tollerare.***
I TRAVEL AS A PHANTOM NOW

I travel as a phantom now,
For people do not wish to see
In flesh and blood so bare a bough
As Nature makes of me.

And thus I visit bodiless
Strange gloomy households often at odds,
And wonder if Man’s consciousness
Was a mistake of God’s.

And next I meet you, and I pause,
And think that if mistake it were,
As some have said, O then it was
One that I well can bear!***
Thomas Hardy nacque il 2 giugno 1840