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Santiago Rusinol Prats/La Poesia/1895 |
nell'angoscia vanificante
anche la tersa luminosità
dell'ideale
sembra spenta
come non esistesse
Mi chiedo col poeta
che sarà di questo fiato
che appanna il vetro,
di un cielo immaginato
spanna a spanna lucente?
Le cose ac-cadono
sono braci, faville
lentamente, al soffio
puro del tempo
la realtà si spegne.
Chi può sapere? (latino)
Chi raggiunge l'istante
della coscienza
attraverso l'incessante scrosciare?
E ancora spazio
e ancora tempo
Finis terrae
mare, spiaggia e sole
incontaminato (chi può raggiungerlo?)
Ma io ho visto, ho visto
nella penombra
il seno di alabastro
che rapida ricopri
Il mio corpo mai davvero nudo
mai ho attinto all'immemore purezza
(Vergognarsi per non doversi
più vergognare)
Auguratevi di non sapere mai.