Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 30 settembre 2008

Nostalgia di Giuseppe Ungaretti

Canto de amor/Julio Romero de TorresQuando
la notte è a svanire
poco prima di primavera
e di rado
qualcuno passa
Su Parigi s'addensa
un oscuro dolore
di pianto
In un canto
di ponte
contemplo
l'illimitato silenzio
di una ragazza
tenue
Le nostre
malattie
si fondono
E come portati via
si rimane

lunedì 29 settembre 2008

Io mantengo la mia promessa di Emily Dickinson

Diaz Olano
Io mantengo la mia promessa.
Non fui chiamata -
La morte non si è accorta di me.
Porto la mia Rosa -
M'impegno di nuovo -
Per ogni Ape consacrata -
Per la Margherita chiamata dal pendio -
Per il Bobolink dal sentiero -
Il fiore ed io -
Il suo giuramento, e il mio -
Certamente ritorneremo -

domenica 28 settembre 2008

L'inesprimibile di Ernest Hemingway

Tamara De Lempicka
Quando in giugno svolazzavano i moschini
Intorno al lampione sull'angolo
Gettando ombre guizzanti sulla strada;
Quando tu passeggiavi a piedi nudi
In una calda e buia sera di giugno
Con l'erba che ti bagnava i piedi di rugiada;
Quando sentivi strimpellare un banjo
Sulla veranda della casa di fronte,
E dal parco ti giungeva il profumo dei lillà
C'era qualcosa che lottava, in te,
Che non riuscivi a mettere in parole....
Eri viva poesia, nel buio, là!

sabato 27 settembre 2008

Il vino degli amanti di Charles Baudelaire

Derain/Madame Guillaume
Oggi lo spazio è splendido!
Senza morsi né speroni o briglie,
via, sul vino, a cavallo
verso un cielo divino e incantato!
Come due angeli che tortura
un rovello implacabile oh,
nel cristallo azzurro del mattino,
seguire il lontano meriggio!
Mollemente cullati sull'ala
del turbine cerebrale,
in un delirio parallelo,
sorella, nuotando affiancati,
fuggire senza riposi né tregue
verso il paradiso dei miei sogni.

venerdì 26 settembre 2008

Amato di Elizabeth B.Browning

Friedrich Von Amerling*L'orientale
Amato, mi portasti estate e inverno
molti fiori colti in giardino che qui,
al chiuso della stanza, parevano
sbocciare come a pioggia e a sole.
Ora per amore raccogli i miei pensieri,
qui pure germogliati,
che colsi al freddo e al caldo, dal mio cuore.
Sì, in attesa di essere da te potati,
aiuole e pergolati
si sono ricoperti di ruta ed erbe amare,
ma c'è anche l'edera e la rosa canina.
Conservale, come io feci coi fiori,
e mettile dove non sfioriscano.
Agli occhi insegnane i colori,
all'anima dì che le radici sono nella mia.(Sonetto XLIV)

mercoledì 24 settembre 2008

Fides di Giovanni Pascoli

De Riquer Quando brillava il vespero vermiglio,
e il cipresso pareva oro, oro fino,
la madre disse al piccoletto figlio:
Così fatto è lassù tutto un giardino.
Il bimbo dorme, e sogna i rami d'oro,
gli alberi d'oro, le foreste d'oro;
mentre il cipresso nella notte nera
scagliasi al vento, piange alla bufera.

martedì 23 settembre 2008

Partire è un pò morire di Edmond Haracourt

Liston Shaw
" Partire è un po' morire
rispetto a ciò che si ama
poiché lasciamo un po' di noi stessi
in ogni luogo ad ogni istante.
E' un dolore sottile e definitivo
come l'ultimo verso di un poema...
Partire è un po' morire
rispetto a ciò che si ama.
Si parte come per gioco
prima del viaggio estremo
e in ogni addio seminiamo
un po' della nostra anima. "

lunedì 22 settembre 2008

Allegria di naufragi- Mattina-Fratelli di Giuseppe Ungaretti

George InnessE subito riprende
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite
lupo di mare M'illumino
d'immenso.
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli

domenica 21 settembre 2008

Se un giorno il tuo cuore si ferma di Pablo Neruda

Leo Putz/LislSe un giorno il tuo cuore si ferma,
se qualcosa smette di bruciare per le tue vene,
se la voce dalla bocca ti esce senza divenire parola,
se le tue mani si scordano di volare e s'addormentano,
Matilde, amore, lascia le tue labbra socchiuse
perchè quel tuo ultimo bacio deve durare con me,
deve restare immobile per sempre sulla tua bocca
perchè così accompagni anche me nella mia morte.
Morirò baciando la tua folle bocca fredda,
abbracciando il grappolo perduto del tuo corpo,
e cercando la luce dei tuoi occhi serrati.
E così quando la terra riceverà il nostro abbraccio
andremo confusi in una sola morte
a vivere per sempre l'eternità di un bacio.

sabato 20 settembre 2008

Lasciando un 'dove' di Eugenio Montale

Night di Burne Jones

Cattedrale di Ely
Una colomba bianca m'ha disceso
fra stele, sotto cuspidi dove il cielo s'annida.
Albe e luci, sospese; ho amato il sole,
il colore del miele, or chiedo il bruno,
chiedo il fuoco che cova, questa tomba
che non vola, il tuo sguardo che la sfida.
(da La bufera)

venerdì 19 settembre 2008

Io m'aggio posto in core a Dio servire di Jacopo da Lentini

John Singer Sargent
Io m'aggio posto in core a Dio servire,
com'io potesse gire in Paradiso,
lo santo loco, ch'aggio audito dire
u' si mantien sollazo, gioco e riso.
Senza mia donna non vi vorria gire,
quella ch'ha blonda testa e claro viso,
ché sanza lei non poteria gaudire,
estando da la mia donna diviso.
Ma non lo dico a tale intendimento
Perch'io peccato ci vellesse fare,
se non veder lo suo bel portamento,
lo bel viso e lo morbido sguardare:
ché mi terria in gran consolamento,
veggendo la mia donna in ghiòra stare.

giovedì 18 settembre 2008

I fiumi di Giuseppe Ungaretti

J.J HennerMi tengo a quest'albero mutilato
abbandonato in questa dolina
che ha il languore di un circo
prima o dopo lo spettacolo
e guardo
il passaggio quieto
delle nuvole sulla luna
Stamani mi sono disteso
in un'urna d'acqua
e come una reliquia
ho riposato
L'Isonzo scorrendo
mi levigava
come un suo sasso
Ho tirato su
le mie quattr'ossa
e me ne sono andato
come un acrobata
sull'acqua
Mi sono accoccolato
vicino ai miei panni
sudici di guerra
e come un beduino
mi sono chinato a ricevere
il sole
Questo è l'Isonzo
e qui meglio
mi sono riconosciuto
una docile fibra
dell'universo
Il mio supplizio
è quando
non mi credo
in armonia
Ma quelle occulte
mani
che m'intridono
mi regalano
la rara
felicità
Ho ripassato
le epoche
della mia vita
Questi sono
i miei fiumi
Questo è il Serchio
al quale hanno attinto
duemil'anni forse
di gente mia campagnola
e mio padre e mia madre
Questo è il Nilo
che mi ha visto
nascere e crescere
e ardere d'inconsapevolezza
nelle estese pianure
Questa è la Senna
e in quel suo torbido
mi sono rimescolato
e mi sono conosciuto
Questi sono i miei fiumi
contati nell'Isonzo
Questa è la mia nostalgia
che in ognuno
mi traspare
ora ch'è notte
che la mia vita mi pare
una corolla
di tenebre

Versi di Catullo

J.Godward/Old old story
Come avrei potuto maledire la mia vita
se degli stessi occhi mi è più cara?
Fosse così non ti amerei con questa rabbia:
ma tu d'ogni sciocchezza fai un dramma.
****
Se contro ogni speranza ottieni
ciò che desideravi in cuore,
una gioia insolita ti prende.
E questa è la mia gioia, più preziosa dell'oro:
a me tu ritorni, a me, Lesbia,
a un desiderio ormai senza speranza,
al mio desiderio ritorni,
a me, a me tu ti ridai.
O giorno luminoso! Chi vivrà più felice?
chi potrà mai pensare vita
più, più desiderabile di questa?
****
Eterno, anima mia, senza ombre
mi prometti questo nostro amore.
Mio dio, fa' che prometta il vero
e lo dica sinceramente, col cuore.
Potesse durare tutta la vita
questo eterno giuramento d'amore.

mercoledì 17 settembre 2008

C'è qualcosa di più quieto...di Emily Dickinson

Ignacio Pinazo
C'è qualcosa di più quieto del sonno
Dentro quest'intima stanza!
Porta un ramoscello sul petto -
E non dirà il suo nome.
Qualcuno la tocca, e qualcuno la bacia -
Qualcuno sfrega la sua mano oziosa -
Ha una semplice austerità
Che non comprendo!
Non piangerei se fossi in loro -
Quanta rozzezza in uno che singhiozza!
Potrebbe far fuggire la tranquilla fata
Indietro al suo bosco natio!
Mentre i vicini di buon cuore
Chiacchierano di "morte Prematura" -
Noi - inclini alla perifrasi,
Notiamo che gli Uccelli sono volati via!
(alla mia mamma)

lunedì 15 settembre 2008

L'allodola di Antonia Pozzi

Albert HerterDopo il bacio - dall'ombra degli olmi
sulla strada uscivamo
per ritornare:
sorridevamo al domani
come bimbi tranquilli.
Le nostre mani
congiunte
componevano una tenace
conchiglia
che custodiva
la pace.
Ed io ero piana
quasi tu fossi un santo
che placa la vana
tempesta e cammina sul lago.
Io ero un immenso
cielo d'estate
all'alba
su sconfinate
distese di grano.
E il mio cuore
una trillante allodola
che misurava
la serenità.

sabato 13 settembre 2008

Il desiderio di dipingere di Charles Baudelaire

Henner
Infelice forse l'uomo, ma felice l'artista che è dilaniato dal desiderio! Io ardo dal desiderio di dipingere colei che mi è apparsa così raramente
e che così presto è fuggita come una cosa bella da rimpiangere
che nella notte il viaggiatore perde dietro di sè.
Quanto tempo è passato, ormai da quando è scomparsa!

È bella, e più che bella è sorprendente.
In lei abbonda il nero: e tutto ciò che ispira è notturno e profondo.
I suoi occhi sono due antri in cui lampeggia e vaga il mistero.
Il suo sguardo illumina come il lampo:

è una esplosione nelle tenebre.
Potrei paragonarla a un sole nero,
se si potesse concepire un astro buio che riversa la luce e felicità...
Ma ancora di più fa pensare alla luna,

che certo l'ha segnata con il suo temibile influsso.
Non la bianca luna degli idilli, che sembra una fredda sposa,
ma la luna sinistra e inebriante nel fondo di una notte,
tempestosa, sospinta dalle nuvole in corsa;

non la luna placida e discreta che visita il sonno dei puri,
ma la luna strappata dal cielo, vinta e ribelle,
che le Streghe della Tessaglia costringono senza pietà
a danzare sull'erba atterrita.

Nella sua piccola fronte abitano la volontà tenace e l'amore di preda.
E tuttavia, in fondo a questo viso inquietante,
splende con una grazia inesprimibile il riso di una grande bocca,
rossa e bianca, e deliziosa, che ci fa sognare il miracolo

di uno splendido fiore sbocciato in un terreno vulcanico.
Ci sono donne che ispirano la voglia di vincerle e di goderle.
Questa dà il desiderio di morire lentamente sotto il suo sguardo...

lunedì 8 settembre 2008

Amica mia penso a te di Guillaume Apollinaire

Pere Ysern i Alié
 Amica mia penso a te,
al tuo color di sole alla tua grazia.
La casa è vuota da quando il mio raggio di sole
è andato a tuffarsi in mare.
Se vedi i sommergibili di' loro che t'amo.
Se le nubi s'addensano
di' loro che t'adoro.
Se la mareggiata infuria sugli scogli della riva
di' agli scogli che sei la mia pietra preziosa.
Se qualche granello di sabbia brilla tra i mille granelli
di sabbia della spiaggia
digli che sei la sola gemma che amo.
Quando vedrai il postino
digli con quanta impazienza aspetto le tue lettere.
Ti mando mille baci mille carezze
che ti raggiungeranno come le parole raggiungono
l'antenna del telegrafo senza fili.
Se vedi dei feriti
digli che la mia sola ferita è quella che hai inferto
al mio cuore.
Se a volte pensi pensa che il mio pensiero è sempre
con te.
E che t'adoro.

domenica 7 settembre 2008

Pensieri di Giovanni Pascoli

Signorini VI PIANTO
Più bello il fiore cui la pioggia estiva
lascia una stilla dove il sol si frange;
più bello il bacio che d'un raggio avviva
occhio che piange.


VIII IL PASSATO
Rivedo i luoghi dove un giorno ho
pianto: un sorriso mi sembra ora quel pianto. Rivedo i luoghi, dove ho già sorriso...Oh! come lacrimoso quel sorriso!

sabato 6 settembre 2008

Se proprio devi odiarmi di William Shakespeare

Salomè di Lovis Corinth Se proprio devi odiarmi fallo ora,
ora che il mondo è intento a contrastare ciò che faccio,
unisciti all'ostilità della fortuna,
piegami non essere l'ultimo colpo che arriva all'improvviso
Ah quando il mio cuore avrà superato questa tristezza.
Non essere la retroguardia di un dolore ormai vinto
non far seguire ad una notte ventosa un piovoso mattino
non far indugiare un rigetto già deciso.
Se vuoi lasciarmi non lasciarmi per ultimo
quando altri dolori meschini avran fatto il loro danno
ma vieni per primo così che io assaggi
fin dall'inizio il peggio della forza del destino
e le altri dolenti note che ora sembrano dolenti
smetteranno di esserlo di fronte la tua perdita.

venerdì 5 settembre 2008

Agonia di Giuseppe Ungaretti

HackerMorire come le allodole assetate
sul miraggio
O come la quaglia
passato il mare
nei primi cespugli
perché di volare
non ha più voglia
Ma non vivere di lamento
come un cardellino accecato

giovedì 4 settembre 2008

Cuore di pietra di Pablo Neruda

G.D.LeslieVoglio
dirti
quanto amiamo
il tuo cuore di pietra:
quanto sei generosa
con il tuo fuoco
acceso
là in cucina
e il tuo tetto
su cui cade
sgranata
la pioggia
come se scivolasse
la musica del cielo!

mercoledì 3 settembre 2008

Lo sai: debbo riperderti e non posso di Eugenio Montale

Estate nordica di Bergh Lo sai: debbo riperderti e non posso.
Come un tiro aggiustato mi sommuove
ogni opera, ogni grido e anche lo spiro
salino che straripa
dai moli e fa l'oscura primavera
di Sottoripa.
Paese di ferrame e alberature

a selva nella polvere del vespro.
Un ronzìo lungo viene dall'aperto,
strazia com'unghia i vetri. Cerco il segno
smarrito, il pegno solo ch'ebbi in grazia
da te.
E l'inferno è certo.
(da Le occasioni)

martedì 2 settembre 2008

Amore di Hermann Hesse

Burne Jones
La mia felice bocca nuovamente incontrare vuole
le tue labbra che baciando mi benedicono,
le tue dita care voglio tenere
e giocando congiungerle con le mie dita,
saziare il mio assetato sguardo col tuo,
avvolgere il mio capo nei tuoi folti capelli,
con le mie membra giovani e sempre sveglio voglio
rispondere a ogni movimento delle tue membra
e da sempre nuovi fuochi d'amore
rinnovare mille volte la tua bellezza,
finché entrambi appagati e grati
ci troviamo felicemente sopra ogni dolore,
finché senza desideri salutiamo il giorno e la notte,
l'oggi e l'ieri come fratelli amati
finché camminiamo sopra ogni fare e ogni agire
come raggianti in una pace completa.

lunedì 1 settembre 2008

Se mai la tenerezza di Caio Valerio Catullo

Godward*A lily pond*1901
Se mai la tenerezza di un conforto può giungere
alle tombe silenziose, Calvo, dal nostro dolore,
dal rimpianto che rivive l'amore passato
e lamenta l'affetto perdutosi nel tempo,
certo Quintilia tanto s'incanta al tuo amore,
che più non si dispera della sua vita breve.