Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.
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lunedì 13 aprile 2015

Poesia di Seamus Heaney

Jean-Gabriel Domergue
A Marie

Amore, perfezionerò per te il bambino
che nel mio cervello con diligenza si trastulla
scavando con una vanga pesante e ammassando zolle
o sguazzando nel fango in un profondo canale.

Ogni anno seminavo il mio giardino lungo un metro.
Toglievo uno strato di zolle per erigere il muro
che escludesse la scrofa e la gallina becchettante.
Ogni anno, facendole entrare, le zolle cadevano.

O nella melma risucchiante diguazzavo
con gioia per arginare il flusso del canale,
ma sempre i miei spalti di argilla e poltiglia
cedevano sotto le crescenti piogge autunnali.

Amore, perfezionerai per me questo bambino
i cui piccoli limiti imperfetti cederebbero sempre:
entro nuovi limiti adesso, ordina il mondo
dentro le nostre mura, dentro il nostro anello d’ oro.
***
Morte di un naturalista
*
Seamus Heaney nacque il 13 aprile del 1939

venerdì 30 agosto 2013

Rotta di volo 2 di Seamus Heaney

Lia Laimbock*Mrs. Louise Van Wassenaer*1996
Uguale e contraria, è la parte che si solleva
in quei cieli trapunti di stelle nell'occhio dell'inverno,
quando a Wicklow me ne sto sotto la rotta di volo
di un tardo jet da Dublino, coi fari sollevati
e baluginanti dinanzi a ciò che trascinano via.
Un fragore di motori potenti e il diminuendo
che si allunga come una scia, impronta bassa e lontana
lasciata nel chiarore delle stelle.
Il sicomoro parla la lingua del sicomoro al buio,
la luce alle mie spalle è la luce di una casa a schiera.
In piedi sulla soglia di casa nelle prime ore della notte,
a rappresentare tutto ciò
che perpetua la posa: il restare a casa
di chi s'appoggiava allo stipite, sollevava lo sguardo e attendeva,
coloro che imparammo ad amare, salutandoli alla partenza,
o a cui ritornammo, coi vestiti diversi
di cui avevamo vergogna
Quelli che non dimenticavano mai
un volto o un nome, che mai poterono abbassare
all'improvviso gli occhi,
mentre l'aereo raggiungeva l'altitudine di crociera,
per accorgersi che la casa appena sorvolata
- troppo lontana per vedersi adesso -
era proprio la casa che avevano abbandonato un'ora prima,
ricambiando i baci con i baci,
mentre il tassista caricava una sull'altra le valigie.
********
The Flight Path 2
Equal and opposite, the part that lifts
Into those full-starred heavens that winter sees
When I stand in Wicklow under the flight path
Of a late jet out of Dublin, its risen light
Winking ahead of what it hauls away:
Heavy engine noise and its abatement
Widening far back down, a wake through starlight.
The sycamore speaks in sycamore from darkness,
The light behind my shoulder's cottage lamplight.
I'm in the doorway early in the night,
Standing-in myself for all of those
The stance perpetuates: the stay-at-homes
Who leant against the jamb and watched and waited,
The ones we learned to love by waving back at
Or coming towards again in different clothes
They were slightly shy of.
Who never once forgot
A name or a face, nor looked down suddenly
As the plane was reaching cruising altitude
To realize that the house they'd just passed over
Too far back now to see - was the same house
They'd left an hour before, still kissing, kissing,
As the taxi driver loaded up the cases.

Ciao Poeta....

lunedì 19 marzo 2007

Commiato di Seamus Heaney

Bastien LePage
Donna dalla camicia ornata di fronzoli, e dalla semplice gonna "tartan",
da quando hai lasciato la casa il vuoto mi ha ferito tutto il pensiero.
Nella tua assenza il tempo, ancorato ad un sorriso, scorreva liscio; ma la tua assenza ha scosso la barca dell'amore, togliendo gli ormeggi ai giorni, che balzano e saltellano per il calendario, intonati dal suono quieto della tua voce tenera come il fiore.
Il bisogno s'infrange contro la sponda; te ne sei andata. Mi sento smarrito.
L'essere è in rivolta finché tu non riprenderai il comando.