Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 2 febbraio 2016

Alla luna di Johann Wolfgang Goethe

Arnold Marc Gorter
Di nuovo inondi bosco e valle
silente di luminosa bruma;
e questa volta sciogli alfine
tutta l’anima mia.

Sopra i miei campi diffondi
il tuo sguardo mitigante,
tenero come l’occhio dell’amico
di fronte alla mia sorte.

Il mio cuore raccoglie ogni eco
di ore tristi, di ore liete;
si alternano gioia e sconforto
mentre vago in solitudine.

Scorri, scorri amico fiume,
mai più sarò felice;
così svanirono gaiezza e baci,
e la fedeltà pure.

E tuttavia ho posseduto
una volta tali delizie.
Per proprio tormento, è destino
che mai riesca a scordarle!

Mormora, fiume, lungo la valle,
senza posa, senza requie;
mormora, a questo mio canto
suggerisci le melodie,

quando nella notte d’inverno
trabocca la tua furia,
o lambisci le giovani gemme,
fulgore di primavera.

Beato chi senza alcun odio
si segrega dal mondo,
tiene al petto un essere amico
insieme con lui godendo

di quello che gli uomini ignorano,
o considerare non sanno,
e che pei labirinti del cuore,
di notte, va errando.

***

An den Mond 

Füllest wieder Busch und Tal
Still mit Nebelglanz,
Lösest endlich auch einmal
Meine Seele ganz;

Breitest über mein Gefild
Lindernd deinen Blick,
Wie des Freundes Auge mild
Über mein Geschick.

Jeden Nachklang fühlt mein Herz
Froh- und trüber Zeit,
Wandle zwischen Freud' und Schmerz
In der Einsamkeit.

Fließe, fließe, lieber Fluß!
Nimmer werd' ich froh;
So verrauschte Scherz und Kuß
Und die Treue so.

Ich besaß es doch einmal,
was so köstlich ist!
Daß man doch zu seiner Qual
Nimmer es vergißt!

Rausche, Fluß, das Tal entlang,
Ohne Rast und Ruh,
Rausche, flüstre meinem Sang
Melodien zu!

Wenn du in der Winternacht
Wütend überschwillst
Oder um die Frühlingspracht
Junger Knospen quillst.

Selig, wer sich vor der Welt
Ohne Haß verschließt,
Einen Freund am Busen hält
Und mit dem genießt,

Was, von Menschen nicht gewußt
Oder nicht bedacht,
Durch das Labyrinth der Brust
Wandelt in der Nacht.

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