Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 3 settembre 2008

Lo sai: debbo riperderti e non posso di Eugenio Montale

Estate nordica di Bergh Lo sai: debbo riperderti e non posso.
Come un tiro aggiustato mi sommuove
ogni opera, ogni grido e anche lo spiro
salino che straripa
dai moli e fa l'oscura primavera
di Sottoripa.
Paese di ferrame e alberature

a selva nella polvere del vespro.
Un ronzìo lungo viene dall'aperto,
strazia com'unghia i vetri. Cerco il segno
smarrito, il pegno solo ch'ebbi in grazia
da te.
E l'inferno è certo.
(da Le occasioni)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

questa profonda poesia mi sommuove la diarrea... Montal3 is the WORST

Anonimo ha detto...

Al sig. Anonimo del 31 marzo 2009 15:20

Forse non riesce a sommuovere altro in quanto il suo cervello è deceduto.
Montale è un poeta fantastico, commenti di basso livello non cambiano la sua natura....

Clelia