Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 1 settembre 2015

Canzoniere dei vent'anni di Vittorio Betteloni

Federico Andreotti

Poi ti tenevo dietro piano piano,
com'è costume dei novelli amanti,
pur di scorgerti solo da lontano,
senza parere all'occhio dei passanti:

e tu con atto cauto e sospettoso,
per non mostrar che a me ponessi mente,
volgevi a mezzo il capo tuo vezzoso,
ad or ad or non molto di sovente;

ma non molto di rado tuttavia
temendo pur che addietro io fossi troppo,
o non pigliassi a caso un'altra via,
o in qualche amico non facessi intoppo.

Quindi arrivata, ancor sul limitare
il piede soffermavi un breve istante:
là t'arrestavi a rapida guardare
s'io pur non ero tuttavia distante;

poscia, fatte le scale in un momento,
al terrazzo accorrendo t'affacciavi;
io ti venivo innanzi lento, lento,
tu col sorriso allor mi salutavi.***
Betteloni, poeta mio concittadino, morì il 1° settembre 1910

1 commento:

Juliet ha detto...

Semplice descrizione in rima del primissimo corteggiamento, una simulazione di caccia in cui il topo conduce il gatto che insegue. Il capo reclinato della fanciulla nel quadro, il busto sporto in avanti del signorino, i fiori, come regalo da raccoglier in grembo.