Pakhomov |
dove, per quanto strano,
una via Kafka non c'è,
dove anche Gogol' come se letto fosse
e come se Dostoevskij pure,
come se talvolta si amasse,
ma come se non senza volgarità.
"È vero che nel Paese di nome Come Se
una via Kafka non c'è,
dove anche Gogol' come se letto fosse
e come se Dostoevskij pure,
come se talvolta si amasse,
ma come se non senza volgarità.
"È vero che nel Paese di nome Come Se
è come se tutti bevessero?"
"C'è chi come se non beve,
"C'è chi come se non beve,
e credete a me,
neppure una goccia come se..."
"Ma che popolo in genere sono
"Ma che popolo in genere sono
questi Comeseianti?"
"Un popolo del tutto gentile...
"Un popolo del tutto gentile...
come se...
ma... come se... ladri talvolta...
e come se... assassini.
In fondo tutti noi,
ma... come se... ladri talvolta...
e come se... assassini.
In fondo tutti noi,
come se... cordiali siamo
e... meritevoli... come se...
Uno per uno tutti da noi sono per la pace...
e... meritevoli... come se...
Uno per uno tutti da noi sono per la pace...
come se...
ma capitano anche queste... guerre...
come se.
In tante cucinine
ma capitano anche queste... guerre...
come se.
In tante cucinine
ci sono i nostri piccoli Čečenja o Iraq,
con i piatti volanti,
con i piatti volanti,
talvolta anche scarpe o ferri da stiro...
Il nostro Come Se è ovunque,
Il nostro Come Se è ovunque,
quale demenza abituale.
Come se giudici in giudizio,
come se pensatori nel pensatoio di Stato".
Come se giudici in giudizio,
come se pensatori nel pensatoio di Stato".
Un Comeseiante mi rivelò
un personale come se...
segreto:
"Io di Lei come se profondamente innamorata
la leggo e come se ogni cosa nascondo..."
la leggo e come se ogni cosa nascondo..."
Voglio dinanzi a Dio esporre
come io esisto,
ma non come se,
non simile a
purché "come se felice"
in "come se vita"
purché "come se felice"
in "come se vita"
e "come se in libertà"...
17 settembre 2004
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Da "Nel paese di Come SE, a cura di Giovanna Ioli.
Trad. Evelina Pascucci
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"Negli ultimi due o tre anni, nel russo parlato, è penetrata di soppiatto e si è diffusa in tutto il Paese l'ambigua espressione "come se", la quale...come se...tutto mettesse in dubbio, ma, al tempo stesso, con il suo - come dire - sorrisino, il "come se" tranquillizza la nostra come se coscienza. Tutto questo però, a che pro?".
E.E.
4 commenti:
Questi modi di dire ci cono in tutte le lingue. Personalmente non sopporto il "e quant'altro". Quanto altro? Non è meglio dire "eccetera" o "e cosi via" o "e via dicendo", che è anche meno consueto?
Ma "come se" è comunque più spiazzante, perché non definisce ma confronta, e sposta l'attenzione anziché focalizzarla.
Mercole in arrivo: buona giornata!
Io odio (ma odio) chi dice continuamente " di conseguenza" Mhhhh, toglietemelo di torno costui/costei! Se no la vede la conseguenza...
Ahah! La conseguenza che ci vorrebbe per chi asfissia con i videomessaggi, immagino... ;)
Il dittatore dello stato libero di Bananas...
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