Nicanor Piñole |
e non so se chiamarla
angoscia che tira il fiato
pastosa del tuo blu nel piumino,
sistemalo il cuscino un po’ meglio:
io non voglio nient’altro, nemmeno
Dio. Voglio essere lasciato
al suono che sarò domani.
al mio anticipato scricchiolio
d’ossa con cui mi aggiusterò sotto i rami
di qualche albero che mi terrà
ignorato alla sua ombra,
oppure
che ombre non darà. Non importa.
********
Grazie a http://cantosirene.blogspot.it/
2 commenti:
Un componimento intimista.
Non mi ha mai fatto impazzire Bevilacqua romanziere, ma sono contenta di averne letto una poesia.
Qui è tornato il caldo, tranne che di notte e di primo mattino.
Buon sabatello.
Su questo scrittore d'accordo con te.
Ora piove e ha rinfrescato, si sta bene, speriamo in un bel autunno!
Posta un commento