Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 15 ottobre 2013

Idillio domestico di Vittorio Betteloni

Caravaggio
Fu a mezzo ottobre, quando si fan gialle
le foglie, e al primo soffio che disserra 
il monte su la valle 
cascano in folla a terra: 
fu a mezzo dell'ottobre disadorno, 
che a la modesta villa, 
dov'ebbero tranquilla 
dimora i padri miei, feci ritorno. 
Dopo l'assenza di molt'anni al loco 
feci ritorno dell'infanzia mia; 
partii fanciullo e poco 
men che adulto or venia; 
nessuno ravvisarmi avria saputo, 
ma gli antichi cipressi 
vidermi appena, ch'essi 
mossero il capo in segno di saluto...
Oh dolci autunni antichi! Innanzi al giorno
il mio buon nonno uscia
di casa e ascoltando in alto e intorno
se di buona passata indizio c'era,
s'affrettava per colle all'uccelliera.
Poi s'attendeva a por la copiosa
vendemmia dentro i tini con saggezza,
o in acconcia maniera
alla stura attendeasi, o ad altra cosa,
ch'ora io dir non saprei con sicurezza,
ma ch'util certo e delittevol era...
Per tal guisa in tranquille opere oneste
spendeano il giorno gli avi,
nè lo studio era l'ultima fra queste,
e il libro, non di sogni irriti o pravi
suscitatore, alle solinghe e lente
passeggiate compagno era sovente.
La serata oltremodo era gioconda:
gli augelli il mattin presi, unti e arrostiti,
per la cena imbanditi,
e colmo del vin nuovo era il bicchiere...
eran su la rotonda
polenta molle in lunghe e fitte schiere
Convenivan gli amici intorno all'otto.
Allora spesso il conversar festoso 
da scoppio fragoroso 
di risa era interrotto. 
Ma in disparte raccolti, aspri, accigliati, 
giocavano al tresette i più attempati. 
Si ballava talor, ma d' improvviso, 
senza apparato: i giovani eleganti 
meglio ne' modi assai che nel vestire;
le donne adorne solo di sorriso, 
senza trine o brillanti; 
e ognuno a mezzanotte era a dormire.
****************
PICCOLO MONDO

6 commenti:

Francesca Vicedomini ha detto...

Certo i ricordi giocano brutti scherzi ma "quelle donne adorne solo di sorriso" danno una luce speciale a tutta la poesia...

Rose ha detto...

Vero. Come le belle occhi di sole della Cavalleria Rusticana di Mascagni!
Generano una luce interiore che si irradia all'esterno. Altro che ENEL.

E beato Betteloni (cugino italiano di Bettelheim?) che ricorda cose belle e che è salutato anche dai cipressi!

Non freddo, ma piovosetto e umidiccio. Speriamo in un bel mer-Sole-dì...

Buonanuit.

Rose ha detto...

Dimenticavo: grazie della frutta caravaggesca. Gnam!

anto bee ha detto...

Vero ... Quelle "donne adorne solo di sorriso" è di per sé una poesia.
Passo ogni giorno qui da te ed ogni volta, credimi, avverto la sensazione, la stessa sensazione che si ha, aprendo una finestra al mattino dopo una notte insonne, trovandosi di fronte la bellezza di un'alba soleggiata, a volte sul mare, a volte su vette altissime e imbiancate di neve, dalla prima neve. Ho reso l'idea?
Ogni volta, silenziosamente, mi affaccio qui, respiro profondamente e inizio la mia giornata.
Un saluto e un grazie per le tue ricerche e le tue proposte. Ciao Antonella

Francesca Vicedomini ha detto...

Gnam..gnam..e Caravaggio cosa dipinge poi??

Francesca Vicedomini ha detto...

Antonella, non mi vengono le parole per tanta gentilezza, forse esageri sai, però mi fai molto molto felice. Un bacio cara! Grazie.