Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

mercoledì 23 ottobre 2013

Il cuore e la pioggia di Sergio Corazzini

Edward Steichen*1903
O mia piccola dolce casa, vergine rossa
c’hai vergogna e ti celi in un manto di foglie
qua e là strappato, ancora nell’occhio si raccoglie
un pianto triste e il cuore prova una fredda scossa

s’avvenga che ripensi le tue diserte soglie
il tuo muto giardino, la terra non rimossa
da tempo grande, come la terra d’una fossa,
la fossa ch’ogni mia dolce speranza accoglie.

Piccola casa rossa che il molle abbraccio tenta
del fiorito viale con mille incantamenti,
nell’ora triste in cui mi parve uscir di vita,

non io rossa ti vidi, ma come se una lenta
lagrima assai t’avesse corse le guancie ardenti,
mi sembrasti d’immenso dolore impallidita.
St. Moritz
*******************
L'AMARO CALICE*1905

5 commenti:

Rose ha detto...

Una stretta al couore. Commuove ogni volta , questo ragazzo.

Che bella, l'immagine!. E lei ha un viso così particolare.

Buonanotte e buon soba!

Francesca Vicedomini ha detto...

Eh... aver avuto un fotografo come Steichen...ma per me non c'era speranza lo stesso eheh...
Buon venere.

Rose ha detto...

Certi fotografi sono capaci di prendere il meglio da qualsiasi soggetto: la luce degli occhi, l'espressione, il sorriso, i lineamenti.... tutto viene trasfigurato; l'unica eccezione credo sarebbe il mostriciattolo verminoso che da anni imperversa in questa povera Nazione. Cercare di tirare fuori qualcosa di buono da quello sarebbe tempo perso.

Francesca Vicedomini ha detto...

Parli di un soggetto insalvabile (ma lo salveranno vedrai...)

Rose ha detto...

Noooo! Dimmi di no, dimmi che stavolta se ne va per sempre.... :(