Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 8 ottobre 2013

In riva al mare di Giosuè Carducci

Jean Louis Forain*1885
Tirreno, anche il mio petto è un mar profondo
E di tempeste, o grande, a te non cede:
L’anima mia rugge ne’ flutti, e a tondo
Suoi brevi lidi e il piccol cielo fiede.

Tra le sucide schiume anche dal fondo
Stride la rena: e qua e là si vede
Qualche cetaceo stupido ed immondo
Boccheggiar ritto dietro immonde prede.

La ragion da le sue vedette algenti
Contempla e addita e conta ad una ad una
Onde e belve ed arene in van furenti:

Come su questa solitaria duna
L’ire tue negre a gli autunnali venti
Inutil lampa illumina la luna.
*************
RIME NUOVE

3 commenti:

Rose ha detto...

Mo' ce l'ha anche coi cetacei?

Carina la signorina d'altri tempi sulla spiaggia!

Buonanotte: in arrivo il dì di Mercurio! Come siamo pagani...

Francesca Vicedomini ha detto...

Immonde prede, perchè immonde? Era un cacciatore che si autoassolveva?
Buon soba!

Rose ha detto...

Infatti... i cetacei sono stupidi, le prede sono immonde... sarà stato bello lui!