Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 22 ottobre 2013

O notte di Giuseppe Ungaretti

Dravko Mandic
Dall'ampia ansia dell'alba
Svelata alberatura.

Dolorosi risvegli.

Foglie, sorelle foglie,
Vi ascolto nel lamento.

Autunni,
Moribonde dolcezze.

O gioventù,
Passata è appena l'ora del distacco.

Cieli alti della gioventù
Libero slancio.

E già sono deserto.
Preso in questa curva malinconia.

Ma la notte sperde le lontananze.

Oceanici silenzi,
Astrali nidi d'illusione,

O notte.
1919
SENTIMENTO DEL TEMPO
da PensieriParole

7 commenti:

Anonimo ha detto...

com'è bello il quadro. Più della poesia. Complimenti
Rafhael Arthur LIGUORO

Francesca Vicedomini ha detto...

Ma la poesia non è male. Ciao Rafhael.

Rose ha detto...

Bello davvero, il quadro. Ma anche gli oceanici silenzi e gli astrali nidi d'illusione sono sublimi.

Nidia ha detto...

Grande Ungaretti. Spazi celesti, vertigini, ricadute.

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie Nidia, buon fine settimana...

biancabotes.blogspot.com ha detto...

Mi piace molto Ungaretti ,in pochi versi ,così tanta sensibilità e bellezza !Ma anche il quadro fa la sua bellissima figura ! Ciao Francesca ,auguro a te una bella serata . Bianca

Francesca Vicedomini ha detto...

Eh sì, Giuseppe era una Grande della nostra poesia.