Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

venerdì 8 agosto 2014

Italiano in Grecia di Vittorio Sereni

Gaetano Bellei
Prima sera d'Atene, esteso addio
dei convogli che filano ai tuoi lembi
colmi di strazio nel lungo semibuio.
Come un cordoglio
ho lasciato l'estate sulle curve
e mare e deserto è il domani
senza più stagioni.
Europa Europa che mi guardi
scendere inerme e assorto in un mio
esile mito tra le schiere dei bruti,
sono un tuo figlio in fuga che non sa
nemico se non la propria tristezza
o qualche rediviva tenerezza
di laghi di fronde dietro i passi
perduti,
sono vestito di polvere e sole,
vado a dannarmi a insabbiarmi per anni.
Pireo, agosto 1942

2 commenti:

Rose ha detto...

Ho voluto vedere in quale occasione Sereni si era trovato in Grecia. Era sottotenente, e nel 1943 dalla Grecia fu deportato in Algeria, come prigioniero degli Alleati.

Un figlio dell'Europa sbandato, sbattuto da un posto all'altro.

Grazie della poesia e della ragazza.

Buon fine settimana!

Francesca Vicedomini ha detto...

Grazie a te per la ricerca, buone stelle cadenti...