Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

sabato 20 settembre 2014

Declino dell'estate di Georg Trakl

Fiodor Vassiliev*Swamp in the forest
L'estate verde è divenuta
tanto sommessa, il tuo volto cristallino.
Sullo stagno serale sono morti i fiori
un grido di merlo spaurito.

Speranza vana della vita. Già s'appresta
al viaggio la rondine nella casa,
e il sole sprofonda lungo il colle;

già la notte accenna al viaggio delle stelle.

Pace dei villaggi; risuonano intorno
le foreste abbandonate. Cuore,
piegati ora più teneramente
sulla tranquilla dormente.

L'estate verde è divenuta
tanto sommessa, e risuona il passo
dello straniero per la notte d'argento.
Oh, se ricordi una fiera azzurra il suo sentiero,
l'armonia degli anni spirituali!

SOMMERSNEIGE
Der grüne Sommer ist so leise
Geworden, dein kristallenes Antlitz.
Am Abendweiher starben die Blumen,
Ein erschrockener Amselruf.

Vergebliche Hoffnung des Lebens.
Schon rüstet Zur Reise sich die Schwalbe im Haus
Und die Sonne versinkt am Hügel;
Schon winkt zur Sternenreise die Nacht.

Stille der Dörfer; es tönen rings
Die verlassenen Wälder. Herz,
Neige dich nun liebender
Über die ruhige Schläferin.

Der grüne Sommer ist so leise
Geworden und es läutet der Schritt
Des Fremdlings durch die silberne Nacht
Gedichte ein blaues Wild seines Pfads,
Des Wohllauts seiner geistlichen Jahre!

3 commenti:

Rose ha detto...

Sempre così suggestivi, questi tempi dl declino.

Incantata dal giallo degli alberi sulla palude.

Buon sabato settembrino. Ancora caldo.

Francesca Vicedomini ha detto...

ancora poche ore..ancora molto caldo...

Francesca Vicedomini ha detto...
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