Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

martedì 2 settembre 2014

Valvins di Paul Valéry

Edouard Manet
Se sciogliere tu vuoi la foresta che lieta
Ti vèntila alle foglie tu ti confondi se
Vai sul canotto lieve, ormai sacro al poeta,
Scintillante di soli in accensione che

Errano sulla bianca fiancata alla carezza
Della Senna increspata o prèsaga del canto
Del Pomeriggio mentre tuffa una lunga treccia
Il gran bosco e la tua vela mischia all'incanto

Dell'Estate. Ma sempre presso te, abbandonato
Dal silenzio ai crescenti gridi del vivo azzurro,
L'ombra di qualche foglio di libro, sparpagliato,

Trema come la tua vela e scivola sulla
Carne della verde acqua di polvere coperta
In mezzo a un lungo sguardo, la Senna semiaperta.
Trad: Luigi De Nardis
****************
Si tu veux dénouer la forêt qui t’aère
Heureuse, tu te fonds aux feuilles, si tu es
Dans la fluide yole à jamais littéraire,
Traînant quelques soleils ardemment situés

Aux blancheurs de son flanc que la Seine caresse
Émue, ou pressentant l’après-midi chanté,
Selon que le grand bois trempe une longue tresse,
Et mélange ta viole au meilleur de l’été.

Mais toujours prês de toi que le silence livre
Aux cris multipliés de tout le brut azur,
L’ombre de quelque page éparse d’aucun livre

Tremble, reflet de voile vagabonde sur
La poudreuse peau de la rivière verte
Parmi le long regard de la Seine entr’ouverte.
1920

2 commenti:

Rose ha detto...

Pomeriggio sul Lungosenna e Manet. L'uomo ha dei baffoni impressionanti, ma il vestito di lei è uno spettacolo.

Complimenti a Francesca che ci ha trasportati a Valvins con un'attenzione deliziosa.


Francesca Vicedomini ha detto...

Gli ultimi pomeriggi sul Lungosenna e poi....