Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 3 settembre 2012

Viaggio Verona-Parigi (1987-1990) di Maria Luisa Spaziani

Lyydia Vallimae-Mark+Valve Janovi*1973
1
Il treno express che taglia come un lampo
la stazione di Brescia la notte del tre settembre,
spacca la prima nebbia, s'infila come un rombo
lontano dentro il sonno del mio amore.
Non sognerà di me, dopo vent'anni,
ma io voglio insufflargli un messaggio:
un campo di narcisi e cinque colpi
di campanella (lui sa chi la suona).
3
Nel treno di Parigi antiche angosce
puntualmente ritornano: io arrivo
alle Gare de Lyon, gabbione fatiscente,
e al di là si spalanca il deserto.
Louvre? Bastille? Place Vendô­­me? Etoile?
Ça n'a jamais existé, ma pauvre dame!
C'est la faute di scrittori passatisti:
frottole per sognatori, trappole per turisti.

3 commenti:

gronde ha detto...

troppo spesso mi dimentico di questa meravigliosa pagina . grazie per la tua infinita passione .Marco

gronde ha detto...

troppo spesso mi dimentico di questa pagina meravigliosa , grazie per la tua inarrestabile passione .Marco

Francesca Vicedomini ha detto...

Troppo gentile il mio nipote preferito! Bacione da sia!