Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

lunedì 29 aprile 2013

Brame e Voci di Costantino Kavafis

Anna Phoebe Traquair*Love testament*1898
BRAME

Corpi belli di morti, che vecchiezza non colse:
li chiusero, con lacrime, in mausolei preziosi,
con gelsomini ai piedi e al capo rose.
Tali sono le brame che trascorsero
inadempiute, senza voluttuose
notti, senza mattini luminosi.

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VOCI

Voci ideali e care
di quelli che morirono, di quelli
che per noi sono persi come i morti.

Talora esse ci parlano nei sogni,
e le sente talora tra i pensieri la mente.

Col loro suono, un attimo ritornano
suoni su dalla prima poesia della vita -
come musica, a notte, che lontanando muore.

*Costantino Kavafis, 29 aprile 1863-29 aprile 1933*

2 commenti:

Rose ha detto...

Grazie per Kavafis!

Cominciano i bei giorni dell'inciucio.

Abrazones.

Francesca Vicedomini ha detto...

Triste aprile, triste primavera, forse anche lei risente degli inciuci...