Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 26 settembre 2013

Colli toscani di Giosuè Carducci

Pal Szinyei Merse*Moglie*1880
Colli toscani e voi pacifiche selve d'olivi
a le cui ombre chete stetti in pensier d'amore,
tòsca vendemmia e tu da' grappi vermigli spumanti
in faccia al sole tra giocondi strepiti,

sole de' giovini anni; ridete a la dolce fanciulla
che amor mi strappa e rende sposa al toscano cielo;
voi le ridete, e quella che sempre, negaronmi i fati
pace d'affetti datele ne l'anima.

Colli, tacete, e voi non susurratele, olivi,
non dirle, o sol, per anche, onnivegente, pio,
ch'oltre quel monte giaccion, lei forse aspettando, que' miei
che visser tristi, che in dolor morirono.

Ella ammirando guarda la cima, tremarsi nel cuore
sente la vita e un lieve spirto sfiorar le chiome,
mentre l'aura montana, calando già il sole, d'intorno
al giovin le agita il vel candido.

(26 settembre 1880)
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ODI BARBARE

4 commenti:

Rose ha detto...

Non è male, vero? L'ho letta volentieri: mi sembra che sia posta una bella attenzione sia sul paesaggio sia sulla ragazza.

E soba è passato. Buon venerdì: ieri ero fast forward e ho commesso un errore cronologico!

Francesca Vicedomini ha detto...

Rose, Rose....mi sa che ti perdono, ma non ti consiglio la Barilla....a meno che non sei giovane, alta, bionda e ariana...buon w.e.

Rose ha detto...

Della Barilla faccio tranquillamente a meno... sembra che il tizio si sia scusato, ma c'è lo stesso da chiedersi come sia possibile che persone apparentemente stracolme di privilegi siano così ottuse.

Rose ha detto...

Se non ho firmato... ero io! :S