Jean Gabriel Domergue |
che un anno finiva,
in un paese di mare,
era sera era freddo
io nessuno conoscevo,
saliva alla stanza
gelida e vasta
suoo di danza
e, di più lontano,
l'ansito del mare.
Così m'addormii, nè più ricordo
se in sogno piansi.
Una rosa ricordo
che il domani mi comprai,
nella stanza portai
per me sola il giorno
che l'anno incominciava,
bella e bianca fiorita
per me nel mattino di gelo,
e il mare che si lamentava.
Ancora in una sera
che l'anno finisce,
vasta è la stanza
ma c'è fuoco ed è mia.
lungi il mare,
lungi chi vorrei con me, e tace,
sono sola come quella
che nella sera lontana
sì freddo aveva,
udiva il lamento del mare,
ancor non conosceva
l'amore d'oggi che tace.
Sono sola nè piango,
se non forse in cuore,
c'è fuoco nella stanza,
fuori grida salve la città
grida speranza,
nella notte dell'anno,
e domani, se non io,
qualcuno una rosa si comprerà.
5 commenti:
Un augurio a tutte/i.
Non aggiungo nulla, sarebbe inutile, mi siete tutti cari!
Buon anno a te!
Tanti cari auguri a tutti....
BUON 2014!
Auguri a tutti quelli che hanno anche solo metaforicamente comprato una rosa per scaldare il proprio cuore.
Buon 2014 a Francesca, Ardea, Nidia e ai passanti del blog, sperando che si fermino e magari lascino una parola: Francesca sarà prontissima a raccoglierle e a trattarle con cura.
E' arrivato il 2014..si riciccia....
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