Aleksandr Murashko*Cafè*1902 |
all'alba, amore mio che inverno
lungo e che brivido attenderti ! Qua
dove il marmo nel sangue è gelo, e sa
di rifresco anche l'occhio, ora nell'ermo
rumore oltre la brina io quale tram
odo, che apre e richiude in eterno
le deserte sue porte? ... Amore, io ho fermo
il polso: e se il bicchiere entro il fragore
sottile ha un tremitìo tra i denti, è forse
di tali ruote un'eco. Ma tu, amore,
non dirmi, ora che in vece tua già il sole
sgorga, non dirmi che da quelle porte
qui, col tuo passo, già attendo la morte!
3 commenti:
Belle, le donne in rosse nel caffè: chissà se Giorgio è dietro, tra gli uomini seduti a tavolino.
E chissà se si sono aperte le porte del tram, e se finalmente è scesa lei!
Buena fiesta.
Immersi nella nebbia, fitta come il cotone...
Anche qui nebbia... non ci vediamo più!
Posta un commento