Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese,
quando partisti, come son rimasta,
come l'aratro in mezzo alla maggese.

giovedì 16 gennaio 2014

Ironica e pallida di Sibilla Aleramo

Hellen Schjerfbeck*1905
Ironica e pallida
da un cielo bianco d'inverno
la luna mi guarda,
è quasi sera,
io sono tanto stanca
e povera come la più povera...
Mendicare ancora, perchè?
Son sola e senza più giovinezza;
s'irride ai miei canti
e pallida e di pietra,
come da un cielo d'inverno,
la vita mi guarda;
è quasi sera...
*************
POESIE

2 commenti:

Francesca Vicedomini ha detto...

A proposito di nom de plume:
meglio Rina Faccio o Sibilla Aleramo?
Per la serie quando ce vò ce vò...
Oggi umido ma non freddo.

Rose ha detto...

Semplice semplice, quasi uno sfogo, scritta di getto. Malinconica signora seduta in uno dei momenti tristi della vita.

Non c'è dubbio che abbia scelto un bel nom de plume!

Tempo meteo peggiore di ieri: non era primavera. Dietrofront.

'Notte!:-*